04 marzo 2006

Sbigottimento, informazione, movimenti

Ho appena visto un dvd-documentario su Silvio Berlusconi e la sua ascesa al potere: confesso che sono rimasto sbigottito, non tanto da quello che ho visto su Berlusconi, ma da quello che non avevo visto su Berlusconi prima di adesso.
Nulla di scandalosamente nuovo, certo ma una miriade di filmati inediti che non si riescono a trovare neanche in internet, che mostrano non come i parlamentari degli altri paesi siano contrariati dalle dichiarazioni di Berlusconi, ma come lo deridano pubblicamente......e poi filmati di collusione con la mafia, prove certe, ma di cui non si era visto niente nemmeno tra gli organi più attenti di informazione-web. Ai miei occhi, che credevo sufficientemente vigili per quelo che concerne l'informazione, tutte queste cose erano sfuggite; beh, tutto ciò mi ha spiazzato notevolmente e mi ha spinto ad una riflessione sull'altra parte della "barricata", quella a cui anch'io appartengo, e su quanto poco questa sia d'aiuto per noi veneziani (e limitrofi) che abbiamo a cuore i diritti e la libertà delle persone.
Come appena detto, credo di essere sempre stato attento all'informazione, ai limiti della pesantezza: ho sempre preferito quotidiani e internet ai tg, ma in quel dvd sono riportati fatti che io stesso avevo trascurato, proprio perché impossibilitato ad arrivare a quelle fonti. Impossibilitato da quel "Grande Fratello in veste semi-moderata" di cui tutti avvertiamo l'esistenza, ma anche da quelli che dovrebbero aiutare e valorizzare le mie idee di libertà.
Mi spiego: l'unico modo per informarmi meglio, otre a leggere giornali, ecc. ecc., è confrontarmi con movimenti, collettivi che svolgono un'accurata e attenta ricerca parallelamente alla mia sulla realtà che ci circonda.....ma dalle mie parti manca proprio questo: si, sto parlando di controinformazione, o meglio, di vera e unica informazione. Mi riferisco ai pochi movimenti, quelli chiusi di cui avevo parlato precedentemente su questo blog, poche idee (più ideologia che idee, a dir la verità, persone che non si confrontano con gli altri e per questo ora si trovano confinate a una minoranza di 20-30 persone)....personaggi gelosi delle proprie conquiste, se si può dire, "mediatiche", a livello di fama e poca, poca informazione: la gente impegnata si preoccupa maggiormente di fare "irruzione" che informazione....certo, sono da stimare persone che si danno da fare per la salvaguardia della libertà e dei diritti delle persone, mentre altri si addormentano con una buona dose di vile e ignorante menefreghismo-qualunquismo......ma manca informazione, e questa non ci viene offerta in modo aperto da nessuno.....e questo spiazza l'individuo che non si trova d'accordo con niente, e, convinto che le sue idee siano intralciate anche dalla prorpia virtuale fazione, intransigente quanto un partito di governo, si allontana e abbandona la piazza...riunire adepti per "far numero" non serve a niente...io vorrei vedere gente che prende la propria strada, ma consapevole di quello che sta accadendo attorno a sé, senza bandiere o senso di appartenenza a fittizie organizzazioni (stiamo lavorando per migliorare il tenore di vita nostro e di tutti? Allora se ci sono persone con diversi punti di vista, ma sempre dalla stessa parte, ci si confronta, non ci si affonda a vicenda come ho visto fare troppo spesso da quando avevo 15 anni).
Ho sempre voluto creare un'organizzazione, ma non di quelle che vanno in piazza con le proprie bandiere del cavolo per farsi vedere agli occhi della gente come collettivo, ma non come uomini indignati.
Vorrei creare un'organizzazione di informazione, informazione e informazione......e ci proverò, anche se - ripeto - qui a Mestre è difficile.
Solo con l'informazione la gente può tornare in piazza liberamente e liberamente decidere con chi stare in piazza, se da sola con le proprie idee o con un movimento nonviolento o di resistenza popolare o disobbedienza civile ecc. ecc. ecc.
Ma la gente deve essere lasciata libera di pensare e di informarsi, non trascinata in piazza solo per seguire altri. C'ERA CHI DICEVA COSCIENZA DI CLASSE, MA SICCOME MARX FA UN PO' PAURA IN QUESTI ANNI DI "W LA MODERAZIONE", PARLIAMO SOLO DI COSCIENZA (ALTRIMENTI CI CONFONDONO CON I FANATICI TEORICI DI LOTTA COMUNISTA).
Se riuscirò a formare questa maledetta organizzazione una volta per tutte, cercherò, con chi avrà la vogliA di aiutarmi, di informare e informarmi, per dopo scendere in piazza assieme a persone libere e consapevoli di quello che succede attorno a sè, lì per dire la propria. Solo così, secondo me, la gente qui a Venezia-Marghera-Mestre tornerà ad impegnarsi.